AVATAR al cinema
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AVATAR al cinema
Fangio Mer Gen 27, 2010 5:56 am
Salve a tutti!
Voglio dire a quei (pochi) che non sono andati e soprattutto a chi non va di solito al cinema, tantomeno a guardare film di fantascienza, di fare uno strappo alla regola e di andare a gustarsi Avatar, naturalmente in 3D!
Film avvincente dalla prima all'ultima scena dove i grandiosi effetti speciali non sono fini a se stessi ma fanno parte integrante della storia e la sostengono.
La storia, appunto. Il film non credo vincerà l'Oscar per la sceneggiatura originale. Ci sono i buoni (il popolo alieno Na'vi) e i cattivi (noi, umani invasori e distruttori per accaparrare un minerale prezioso per il nostro morente pianeta). C'è l'immancabile storia d'amore, il politically correct che nelle scene più cruente fa cambiare inquadratura e il messaggio ecologista. Comunque tutto è molto ben mescolato dal talento del regista James Cameron che rende tutte godibili le tre ore e passa di film.
Il regista gioca coi rimorsi ed i sensi di colpa della coscienza occidentale e soprattutto americana come il massacro dei pellerossa e la guerra in Vietnam. Sono infatti evidenti le analogie tra la società del popolo Na'vi e i nativi americani, con la sacralità della natura e la simbiosi con essa. Mentre gli elicotteri che bombardano la foresta ci riportano alle tremende emozioni dei filmati di guerra e soprattutto ad Apocalypse Now, ostentatamente citato: mancava solo di sottofondo la Cavalcata delle Valchirie di Wagner!
Non mancano i riferimenti all'attualità: il pianeta lontano è strategicamente importante per noi per la ricchezza del suo sottosuolo e se quei selvaggi che lo abitano non vengono domati con le buone (con una "esportazione di democrazia?"), bisognerà fare una "guerra preventiva". Tutto ciò ricorda qualcosa?
Gli effetti speciali e la grafica, più vera del vero, giustificano il prezzo del biglietto. Quindi è un film semplice, che si beve tutto di un sorso, bello, dove i buoni vincono (siamo in un film!) e dove ogni fotogramma è un godimento per gli occhi.
Devo ringraziare il mitico Riccardo che mi ha coinvolto in questa trasferta cinematografica veramente molto appagante.
Voglio dire a quei (pochi) che non sono andati e soprattutto a chi non va di solito al cinema, tantomeno a guardare film di fantascienza, di fare uno strappo alla regola e di andare a gustarsi Avatar, naturalmente in 3D!
Film avvincente dalla prima all'ultima scena dove i grandiosi effetti speciali non sono fini a se stessi ma fanno parte integrante della storia e la sostengono.
La storia, appunto. Il film non credo vincerà l'Oscar per la sceneggiatura originale. Ci sono i buoni (il popolo alieno Na'vi) e i cattivi (noi, umani invasori e distruttori per accaparrare un minerale prezioso per il nostro morente pianeta). C'è l'immancabile storia d'amore, il politically correct che nelle scene più cruente fa cambiare inquadratura e il messaggio ecologista. Comunque tutto è molto ben mescolato dal talento del regista James Cameron che rende tutte godibili le tre ore e passa di film.
Il regista gioca coi rimorsi ed i sensi di colpa della coscienza occidentale e soprattutto americana come il massacro dei pellerossa e la guerra in Vietnam. Sono infatti evidenti le analogie tra la società del popolo Na'vi e i nativi americani, con la sacralità della natura e la simbiosi con essa. Mentre gli elicotteri che bombardano la foresta ci riportano alle tremende emozioni dei filmati di guerra e soprattutto ad Apocalypse Now, ostentatamente citato: mancava solo di sottofondo la Cavalcata delle Valchirie di Wagner!
Non mancano i riferimenti all'attualità: il pianeta lontano è strategicamente importante per noi per la ricchezza del suo sottosuolo e se quei selvaggi che lo abitano non vengono domati con le buone (con una "esportazione di democrazia?"), bisognerà fare una "guerra preventiva". Tutto ciò ricorda qualcosa?
Gli effetti speciali e la grafica, più vera del vero, giustificano il prezzo del biglietto. Quindi è un film semplice, che si beve tutto di un sorso, bello, dove i buoni vincono (siamo in un film!) e dove ogni fotogramma è un godimento per gli occhi.
Devo ringraziare il mitico Riccardo che mi ha coinvolto in questa trasferta cinematografica veramente molto appagante.
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