Trenta anni di vergogna

Il 27 giugno 1980, 81 persone si trovarono nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Sulla strage di Ustica si è detto tutto e, scientemente, il contrario di tutto.
Dopo la strage si è dipanata una scia di sangue composta da singolari incidenti, improvvisi infarti, inaspettati "suicidi" che sono capitati ad alcuni che avrebbero dovuto testimoniare e a quelli che avevano manifestato pubblicamente il loro disagio dichiarando l'INTENZIONE di testimoniare.
Tutto questo per coprire "la verità indicibile" come l'ha chiamata il giudice Rosario Priore.

Oltre allo strazio per l'immane tragedia, che andò cronologicamente ad aggiungersi alle altre più tipicamente ascrivibili agli anni di piombo e alla cosiddetta "strategia della tensione" (la strage della stazione di Bologna avverrà poco più di un mese dopo), rimane la triste conferma della considerazione della consistenza nulla del nostro Paese nello scacchiere internazionale.

Per chi è interessato, voglio segnalare un sito creato da due giornalisti, Colarieti e Biacchessi,
che hanno raccolto diverso materiale, anche video e audio, sulla vicenda e dal quale si può partire per linkare su altri siti correlati.

http://www.stragi80.it

Tra le ultime realizzazioni giornalistiche, ha fatto recentemente "rumore" quella di Giampiero Marrazzo (si, è il fratellastro) e Gianluca Cerasola, dove un Cossiga che sembra che parli di un rigore sbagliato (da un azzeccato commento su Youtube) tira fuori dopo trent'anni altri nomi, cognomi e situazioni.

http://www.tulliopironti.it/sopra_e_sottoiltavolo.htm
https://www.youtube.com/watch?v=l7UqBlCoJ4U